Musica Live
Sabato 11 giugno h 23.30 | Piazza di Santa Maria Salina
Direge il maestro Valerio Vigliar
Enzo Della Volpe: Voce
Valerio Vigliar: Piano e seconda voce
Francesco Poeti: Chitarre
Matteo Pezzolet: Basso
Alessandro Marzi: batterie e percussioni.
Noi del SalinaDocFest abbiamo avuto il privilegio di ascoltare in anteprima il disco – registrato presso la sala dell’Apollo 11 di Roma, dove furono registrati anche i primi brani dell’Orchestra di Piazza Vittorio – e siamo rimasti folgorati dal suo interprete, Enzo Della Volpe. Ed è a Salina e al suo DocFest, che tanto fortuna ha portato a Le cose belle, spetta la presentazione in anteprima assoluta del concerto, che prevede la trasposizione live del CD con anche la proiezione di qualche “chicca”. Sarà anche presente Federico Vacalebre, co-sceneggiatore di Passione, tra i primi a sostenere e consigliare Agostino Ferrente nel progetto sul nuovo Guaglione della canzone napoletana.
La piccola orchestra delle cose belle, creata da Agostino Ferrente e Diretta da Valerio Vigliar, presenta in anteprima assoluta il suo primo CD Guaglione, interpretato da Enzo Della Volpe.
La favola di Guaglione nasce da Le cose belle di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, film dal vero che ha vinto il primo di una lunga serie di premi internazionali proprio qui al SalinaDocFest del 2012, con una giuria di cui faceva parte anche Gianfranco Rosi. I giovani protagonisti della storia sono metafora dei sogni e dello smarrimento di un’intera generazione ma dell’Italia intera, e il film si rivela da subito una materia capace di accendere scintille creative e generare sviluppi concreti e inaspettati.
L’esperienza infatti matura naturalmente nel Cine-Concerto, format già concepito e sperimentato a livello internazionale da Agostino Ferrente con il suo precedente documentario sul L’Orchestra di Piazza Vittorio. Nel Cine-Concerto Le cose belle – live, uno dei protagonisti del film, Enzo Della Volpe, un po’ come ne La Rosa Purpurea del Cairo di Woody Allen, “esce” dallo schermo e canta, accompagnato da quella che diventerà poi la Piccola Orchestra delle Cose Belle.
Creato da Agostino Ferrente, l’ensemble coinvolge di volta in volta musicisti diversi, a partire da alcuni degli autori della colonna sonora del film: il pianista compositore Rocco de Rosa, il cantautore Canio Lo Guercio, o alcuni dei maestri “posteggiatori” come il mandolinista Marco Vidino.
Il repertorio riprende hit neo-melodiche cantate dai protagonisti nel film, qualche incursione più avanguardista, ma soprattutto celebra i classici immortali della canzone napoletana, quelli che – come si racconta nel film – Enzo bambino eseguiva come fosse “l’ultimo dei posteggiatori”. La “posteggia”, per chi non lo sapesse, è un’antica arte napoletana, di tradizione orale, che affonda le sue origini in menestrelli e trovatori, attraversa figure storiche, e influenza anche “miti” più moderni della canzone napoletana come Caruso, Giuseppe Di Francesco (meglio conosciuto come ‘o Zingariello) e Pasquale Jovino (detto Pascale ‘o piattaro) fino a pop star del calibro di Pino Daniele.
E il Cine-Concerto porta con sé un naturale sviluppo, ovvero il sogno di trasformare quell’esperienza in un disco vero e proprio.
Quattro anni fa, quando Ferrente convinse Enzo Della Volpe a tornare a cantare dopo anni di inattività forzata, gli promise che ciò sarebbe accaduto. Guaglione è dunque una promessa mantenuta, un “lieto fine” che si realizza “dopo la fine del film”… e risarcisce in parte l’artista di ciò che la vita e il contesto sociale gli avevano tolto, impedendogli di valorizzare attraverso gli studi necessari il suo grande talento naturale. Studi che ora Enzo ha potuto in parte recuperare, grazie ai musicisti che si sono alternati nei cine-concerti con la Piccola Orchestra delle Cose Belle, e che l’hanno idealmente adottato. “Perché – ha detto Agostino Ferrente – nei miei documentari cerco di non limitarmi a raccontare la realtà, ma provo a “sollecitarla” o addirittura, nel mio piccolo, a ripararla”.
Per questa nuova sfida, a caccia di contaminazioni ispiratrici, Agostino ha coinvolto il compositore, cantautore, e polistrumentista Valerio Vigliar, che, non solo non è napoletano, ma che, fino a quel momento, non conosceva alcuno dei brani proposti in scaletta e ha vissuto la scoperta, l’ascolto e lo studio del materiale – in cui ha individuato Roberto, Murolo, Renato Carosone e Sergio Bruni come massimi riferimenti – con profonda riverenza, passione e interesse infiniti.
Nel CD, Enzo, guidato da Valerio e Agostino, si è rivelato un interprete straordinario, e il repertorio proposto, pur rimanendo rispettoso della tradizione, riesce a creare un risultato comunque fresco ed innovativo.
Ciò avviene anche grazie alla scelta di registri diversi a seconda dei brani. Si passa da un approccio quasi classico sulle note di ‘A serenata ‘e Pulcinella (voce, piano e violoncello) alla ballata postrock su “T’aspetto ‘è nove; dal sapore grottesco e canzonatorio di Maruzzella alla travolgente e scanzonata Guaglione, con mandolini e cori che si inseguono sul finale; dalla gitana ‘A Rumba ‘e scugnizzi, eseguita con chitarre classiche, cajon, basso e pianoforte, alla rivisitazione folk-reggae di Nun te scurdà; dalla coraggiosa Tu si na cosa grande (piano e voce) all’intimo omaggio a Pino Daniele su Terra mia.
IL CD sarà commercializzato in autunno, in abbinamento al DVD de Le cose belle, distribuito dall’Istituto Luce, nell’inedita versione Director’s cut, in un cofanetto che include un libro con interventi di vari scrittori, curato da Christian Raimo edito da Deriveapprodi.