LA SCHEDA

2010, Italia / USA, 90′ Sceneggiatura
John Turturro,
Federico Vacalebre
da un’idea di
Carlo Macchitella
Montaggio
Simona Paggi
Fotografia
Marco Pontecorvo
Coreografie
Giuà

Produttori
Alessandra Acciai,
Carlo Macchitella,
Giorgio Magliulo
Coproduzione
Skydancers
Squeezed Heart Production
Distribuzione
Cinecittà Luce

Sinossi e note di regia
Napoli, patria di canzoni, cantanti e leggende. Musicisti, poeti, personaggi reali o meno sono i protagonisti di un film che attraversa una delle città più legate all’idea della musica, una delle pochissime città in grado di incarnare un’idea della vita. L’occhio straniero, ma non troppo, dell’italo-americano John Turturro attraversa questa città e le sue musiche, dal “Canto delle lavandaie del Vomero” del 1200 a “Napul’è” di Pino Daniele, rievocando storie lontane e miti vicini. Così la classe senza tempo di Mina apre la strada all’eleganza disarmante di Pietra Montecorvino, e le seduzioni sperimentali di Raiz, Almamegretta e M’Barka Ben Taleb incorniciano il toccante incontro di Massimo Ranieri con Lina Sastri; tra gli exploit travolgenti di Fiorello e Gennaro Cosmo Parlato e le memorie in musica di Avion Travel, Peppe Barra e James Senese. Un’orchestra d’eccezione per un repertorio che parla di amore, sesso, gelosia, immigrazione, protesta.

“Sono un amante della musica cresciuto in una famiglia in cui la musica era ovunque. Napoli è uno di quei luoghi in cui dopo l’aria fresca, il cibo ed un tetto, la musica è ingrediente essenziale per la sopravvivenza della gente. È stato Francesco Rosi, il grande regista, e grande amico, ad aprirmi le porte di questo mondo. Il talento che ho incontrato è stato sorprendente, ispirante, generoso e toccante. Spero che si sia riusciti a cogliere qualcosa di unico… Ora sta a voi decidere. Prendete il nostro piccolo dono, come un pesce incartato nei fogli di giornale, ed apritelo con delicatezza”. [John Turturro (alias Giuà)]

Biografia
John Turturro (New York, 1957) uno dei maggiori attori di questa epoca. Dopo aver ricevuto il suo MFA (Master of Fine Arts) alla Yale School of Drama, è stato protagonista in Danny and the deep blue sea del commediografo John Patrick Shanley a cui segue il debutto cinematografico (come comparsa, nel film di Martin Scorsese, Toro Scatenato (1980). La svolta arriva con Spike Lee e Fa’ la cosa giusta (1989), che gli regala il suo primo successo. Continua a collaborare con il regista, e contemporaneamente, a partire da Miller’s Crossing (Crocevia della Morte), diventa una presenza costante nei film di Joel ed Ethan Coen (Barton Fink, Il Grande Lebowski, Fratello dove sei?). Numerosissimi sono gli altri film interpretati e i premi vinti. Vanno ricordate anche le sue regie: Mac (1992), Illuminata (1998), Romance and Cigarettes (2005), Passione (2010), Gigolò per caso (2013).

Trailer