Si è conclusa la 73esima edizione della Berlinale, con il trionfo del documentario “Sur l’Adamant” del regista francese Nicolas Philibert, che ha vinto l’Orso d’oro per il toccante racconto della vita che scorre all’interno di un centro diurno, galleggiante sulla Senna, per la cura dei disturbi mentali. Nel film gli ospiti stessi narrano la loro esperienza, filmati dal cineasta da una prospettiva rispettosa e non giudicante.
“Ho cercato di convertire l’immagine di persone che spesso vengono discriminate e stigmatizzate”, ha detto poi leggendo alcune righe dopo aver ricevuto l’orso d’oro per “Sur l’Adamant”, documentario sul disagio mentale. Anche se non possiamo identificarci in loro, ha continuato, “possiamo trovare una comune umanità, il sentimento di far parte dello stesso mondo”. “Come sapete – ha concluso – le persone più folli non sono quelle che pensiamo lo siano”.
Nicolas Philibert è stato uno dei membri della giuria della XIII edizione: Resistenze, svoltasi nel 2019. Queste le sue parole di apprezzamento per il SalinaDocFest rilasciate durante l’incontro al termine della proiezione del suo documentario Être et Avoir.
Il SalinaDocFest è un festival “vero e autentico” che deve preservare la sua natura e integrità “perché i piccoli festival sono grandi festival quando mantengono intatte le motivazioni per le quali sono nati e il Salinadocfest ne è una dimostrazione”
Gli altri premi della 73esima edizione del Festival berlinese
L’Orso d’argento alla migliore interpretazione è andato alla piccola Sofia Otero per “20.000 species de abejas” della regista basca Estibaliz Urresola Solaguren.
L’Orso d’argento per il miglior regista va al francese Philippe Garrel per il film “Le grand chariot”.
L’Orso d’argento gran premio della giuria della Berlinale va a “Roter Himmel” (afire) del regista tedesco Christian Petzold.