I vincitori del Concorso Internazionale saranno premiati con una targa in argento firmata da Roberto Intorre, artista orafo che ha trasformato in gioiello il “cappero” stilizzato scelto dal festival come suo simbolo.
Roberto Intorre è siciliano di Canicatti ma vive e lavora da anni a Palermo. Architetto di formazione ma fisiologicamente orafo, la sua passione estetica per il macro evolve rapidamente nel micro, attraversa con animo sanguigno diversi materiali e tecniche per trovare con il tempo un suo segno distintivo, una sua chiara e personalissima forma estetica. Numerose sono negli anni le esperienze: la scuola di gioielleria contemporanea portoghese, la realizzazione di gioielli per spettacoli ed eventi di moda, le mostre e workshop, l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti. Ricordiamo le collaborazioni con la fondazione Teatro Massimo e Teatro di Verdura di Palermo e con la Triennale di Milano. Recentemente la sua collezione “Gocce di Magma” (in foto) è stata scelta dal British Museum di Londra per rappresentare l’artigianato di eccellenza ispirato all’identità siciliana. Intorre inizia da autodidatta, la sua è una vera e propria fede, una ricerca inarrestabile di alchemico curioso che nei suoi monili insegue il carattere, la nobiltà e il potere dei metalli.
“I monili sono l’affermazione dell’identità”, dichiara l’artista, “con essi ogni individuo si può esprime liberamente, dichiarando autenticità ed appartenenza. Cerco l’identità Siciliana, mi lascio ispirare da questa terra ricca di tradizioni e saperi, di colore e contraddizioni, catturo più informazioni possibili, scelgo ed rendo essenziale, costruendo forme semplici, eleganti e ricche di contenuto, combinando materiali nuovi a quelli tradizionali. i nostri gioielli sono realizzati interamente a mano accostando creatività, design e perizia tecnica. Gli effetti irregolari e le piccole imperfezioni sono espressioni tipiche del lavoro artigianale, ciò rende unico il gioiello.”