Alla sua 18° edizione il Festival del documentario narrativo esplora il tema “Libertà. Come essere liberi?”
Tra i primi ospiti annunciati: Francesco Munzi, Premio Speciale SFD 24 per il film Kripton, e Firouzeh Kshorovani, Giuria Ufficiale.
Il SalinaDocFest, storico festival internazionale del documentario narrativo, torna a vele spiegate per la sua 18esima edizione, che si terrà a Salina (Eolie) dall’11 al 15 settembre 2024. Un’edizione speciale, all’insegna del tema “Libertà. Come essere liberi?“, che si inserisce nel dibattito nazionale innescato dagli Stati Generali del Cinema, in questi giorni a Siracusa nell’Isola di Ortigia, e segna un ulteriore passo verso la trasformazione dell’Associazione in Fondazione.
Tra Stati Generali e Fondazione
Il SalinaDocFest 2024 si inserisce nel vivace dibattito innescato dagli Stati Generali del Cinema, contribuendo a dare voce alle istanze del settore e a promuovere una riflessione collettiva sul futuro del cinema italiano. Un impegno che si concretizza anche nell’avvio del percorso di trasformazione dell’Associazione in Fondazione, con l’obiettivo di rafforzare la sua struttura e consolidare il suo ruolo di riferimento nel panorama culturale italiano e internazionale.
Giovanna Taviani, direttore artistico e fondatrice del SalinaDocFest, partecipa all’incontro domenica 14 aprile alle ore 11:30 al panel “Sic(ilia) et simpliciter”, per discutere dell’isola che c’è, e si vede: i festival cinematografici in Sicilia, tra immaginario territoriale e sostenibilità ambientale, ma anche di un sistema festivaliero siciliano eco-sostenibile. I principali direttori di festival siciliani rifletteranno su identità isolana e apertura al mondo, distinguendo lo specifico festivaliero siculo tra criticità, pregi e scenari.
“Sull’idea di Isola – dichiara la Taviani – come luogo reale e come condizione metaforica, ho costruito tutto il mio percorso professionale, come regista e come direttrice di un Festival. Le isole sono i set naturali dei miei due documentari più cari, Fughe e Approdi e Cuntami, che hanno portato nel mondo le bellezze naturali e cinematografiche della Sicilia E a Salina ho fondato il SalinaDocFest 18 anni fa, nel cuore delle Eolie, perché credevo, e credo, nella forza del documentario narrativo e in un turismo culturale destagionalizzato che contribuisse a salvare le isole dal loro isolamento. Dopo 17 edizioni, in cui abbiamo lanciato il documentario come genere, possiamo dire di aver vinto la sfida degli operatori turistici locali – mirare a un turismo culturale e destagionalizzato – se è vero che il tasso di occupazione delle stanze alberghiere a Settembre è passato dal 18% dei primi anni al 78% degli ultimi tre anni, secondo studio di UNIPA sull’impatto economico del Festival sul territorio. Dopo 17 anni di Presidenza dell’Associazione, ho individuato nella figura di Giulia Giuffrè, Consigliere d’Amministrazione del Gruppo Irritec – azienda siciliana leader negli impianti di irrigazione a goccia – la nuova Presidente del SalinaDocFest, che in questo modo si fa sempre più green e mirata alla salvaguardia del mondo ambientale e come vice presidente Gaetano Calà, esperto in politiche migratorie. Salina dal 2019 è ISOLA pilota dell’UE per la transizione energetica. Insieme a Gaetano Calà tra i primi sostenitori convinti del Festival, alla nuova Presidente e ai 3 Comuni dell’isola nel 2024 sono iniziate le operazioni necessarie alla trasformazione dell’Associazione in Fondazione, per dare una struttura giuridica permanente e duratura nel tempo a un Festival che, insieme ad altre attività, si opererà per trasformare l’isola in un modello alternativo non solo per le energie rinnovabili e le tematiche ecosostenibili, ma anche per il cinema del reale e per la cultura del nostro paese. E oggi ci ritroviamo qui insieme a 26 tra i festival più importanti siciliani, tutti festival “isolani”, di periferia rispetto al centro, accomunati dall’amore per il cinema e da una comune condizione di INSULARITA”’.
Un tema di grande attualità
In un mondo in continua evoluzione, dove i confini tra reale e virtuale si assottigliano e le minacce alla libertà individuale si moltiplicano, il SalinaDocFest 2024 invita il pubblico a riflettere sul concetto di libertà attraverso il potere evocativo del cinema documentario. Un viaggio introspettivo che esplorerà le diverse sfaccettature della libertà, dalle lotte per l’emancipazione ai percorsi di autodeterminazione individuale, fino alle riflessioni sul libero pensiero e sulla responsabilità sociale.
Libertà è il tema che porta il SalinaDocFest alla sua maggiore età: 18 anni di cinema sull’isola di Salina, per una edizione che si terrà dal 12 al 15 settembre 2024, con un “Aspettando SDF” che si terrà l’11 settembre.
“Ci sembra questo il modo migliore di festeggiare – sottolinea Giovanna Taviani – un festival attento ai film di registe e registi e alle opere di autrici e autori che indagano la nostra realtà con spirito critico e voglia di condivisione. Donne e Libertà, Libertà della scuola, Ambiente e Libertà: sono queste le tre assi attorno a cui ruoterà il Concorso internazionale di documentari e la selezione dei film in programma nel cartellone del Festival, accompagnati dagli autori che rifletteranno insieme a noi sul tema della libertà nelle sue diverse declinazioni: libertà di scelta, di pensiero, di credo, di abolizione di confini fisici e mentali. Come essere liberi? È la domanda che ci facciamo insieme ai protagonisti dei film che presenteremo come eventi speciali en plein air al pubblico di Salina”.
Il SalinaDocFest si focalizza anche sul mondo giovanile e della scuola, con il Focus The Best Of “Giovani”, rassegna di documentari dedicati al disagio psichico di chi vive oggi la difficile età dell’adolescenza. In post pandemia si è rilevato un aumento del 30% dei casi psichiatrici fra gli adolescenti: la malattia mentale è il loro modo estremo di reagire liberamente a una società escludente e ostile. Lo sa bene Dimitri, uno dei protagonisti del film Kripton, di Francesco Munzi, il “ragazzo dai pensieri veloci” in cura in una struttura psichiatrica per adolescenti, nella periferia romana. Il film sarà proiettato al SalinaDocFest nella sera di anteprima del festival, “Aspettando SDF”, l’11 settembre, in anteprima siciliana in piazza a Rinella (Piazzetta Anna Magnani, set del film Vulcano) e al regista verrà assegnato il Premio Speciale SDF. Punto di forza come sempre il concorso con una Giuria d’eccezione per il SalinaDocFest 2024 che vede, tra gli altri, la regista iraniana Firouzeh Khosrovani, da anni vicino al festival e lo scorso anno vincitrice del Premio Irritec.
Durante la stessa serata, a Punta Megna, lo spettacolo Il ciclope Innamorato, cunto musicato di e con Giovanni Calcagno, già interprete de Il Polifemo innamorato e del doc Cuntami di Giovanna Taviani, Nastro d’Argento al Miglior Docufilm. Il concetto dell’essere liberi di amare, in contatto con il tema del festival, nella storia del ciclope dell’Etna innamorato di Galatea. Uno spettacolo ispirato dalle liriche di due poeti classici di cultura greca e latina che si sono occupati per diverse ragioni dell’impossibile amore di Polifemo e Galatea. Una riflessione sulle conseguenze dell’amore, così diverse e antitetiche a seconda che questo sentimento venga declinato e provato nella sua dimensione più pura e incondizionata oppure con la presenza di un elemento altamente inquinante: il possesso che genera violenza e sopraffazione.
Il SalinaDocFest è realizzato nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Siciliana (Patto per il Sud) FSC 2014-2020 Regione Sicilia, Sicilia Film Commission, MIC, Agenzia per la coesione territoriale, Sensi Contemporanei. Con il sostegno di MIC e SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Con il patrocinio di Comune di Santa Marina Salina, Comune di Malfa e Comune di Leni. Con il sostegno della Città di Messina e Città Metropolitana di Messina. Main Partner: Irritec s.r.l. (main Eco partner), Omi-Fer s.r.l.
Special Technical Partner: Media Fenix Group e Salina Isola Verde. Comitato Scientifico: Francesco D’Ayala, Agostino Ferrente, Fabio Ferzetti, Enrico Magrelli, Emiliano Morreale, Anna Maria Pasetti, Silvia Scola, Lidia Tilotta. Comitato d’Onore: Cristina Comencini, Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Bruno Torri. Tra i sostenitori del festival, la direzione artistica ricorda con affetto Andrea Purgatori: Presidente del Consiglio di Sorveglianza SIAE e membro del comitato scientifico del SalinaDocFest, era stato più volte a Salina, protagonista di tanti dibattiti, entrato nell’anima dell’isola e dei salinari.
Un programma ricco di eventi
Come ogni anno, il SalinaDocFest proporrà un programma ricco di eventi, con proiezioni di film in concorso e fuori concorso, incontri con autori e protagonisti del cinema documentario, laboratori, workshop e masterclass. Un’occasione unica per immergersi nel mondo del documentario e scoprire nuove voci e nuove visioni del mondo.
Un appuntamento imperdibile
Il SalinaDocFest 2024 si preannuncia come un appuntamento imperdibile per gli amanti del cinema documentario e per tutti coloro che desiderano riflettere sul tema della libertà. Un’edizione speciale che celebrerà il potere del cinema di ispirare, far riflettere e promuovere il dialogo interculturale.