Questa sera al Cinema Farnese di Roma, alle ore 20.00, proiezione del film di Mujah Maraini-Melehi, Haiku on a Plum Tree che nell’edizione del 2017 del SalinaDocFest conseguì la Menzione Siciliadoc. A presentare il film sarà la direttrice del SDF, Giovanna Taviani, che si confronterà con la regista, con la sceneggiatrice, Deborah Belford De Furia, e con lo scenografo, Basil Twist, artista in questo periodo in residenza all’Accademia Americana di Roma.
Il film narra la storia di Fosco Maraini, e di sua moglie, Topazia Alliata, che con le figlie Dacia, Yuki e Toni, furono rinchiuse nel campo di prigionia di Nagoya in Giappone per non aver voluto aderire alla Repubblica di Salò. La nipote, Mujah, ripercorre questa vicenda familiare, ritmata sulle musiche di Ryuichi Sakamoto e con le scenografie, ispirate al teatro di schermi giapponese dogugaeshi, di Basil Twist,.
Ecco le motivazioni della giuria (composta da Salvatore Cusimano, Francesco D’Ayala e Luigi Lo Cascio) che assegnò all’unanimità la menzione speciale: “Il film ha colpito molto la giuria per la pulizia formale, la forza della narrazione, che dalle storie di Topazia Alliata, Fosco Maraini e delle loro tre figlie e della nipote (la regista) si apre alla Storia con la S maiuscola che ci coinvolge tutti e che ha segnato la vita di generazioni oppresse dalle dittature, dal fascismo e vittime di violenze, privazioni e cancellazione dei più elementari diritti, a cominciare dalla libertà di scelta e di opinione. L’accuratezza del montaggio, le soluzioni originali e raffinate (il teatro di figura, le scene del teatro giapponese) fanno di Haiku un film pregevole destinato sicuramente al successo. Un particolare apprezzamento viene rivolto alla scrittura del testo, alla selezione dei brani del diario di Topazia e alla musica pienamente aderente all’espressività della narrazione”.