Dal-Profondo

Una lunga notte senza fine, senza stagioni e senza tempo. Dal profondo ribalta le prospettive mostrando come cinquecento metri sotto il livello del mare si nasconda, invece, la vita. Un lavoro secolare che è orgoglio, maledizione. Chilometri di gallerie. Buio. Uomini neri. Una donna. Patrizia, unica minatrice in Italia dialoga con un padre morto, un ricordo mai sepolto. Centocinquanta minatori, gli ultimi, pronti a dare guerra al mondo “di sopra” per scongiurare una chiusura ormai imminente. Un’esperienza unica per chi ha filmato, per chi guarderà, per chi quel mondo “capovolto” l’ha costruito.

Ricordavo un film di De Seta sui minatori; la compostezza di questi uomini, la fierezza, la dignità. Ma volevo le donne. Sapevo che c’erano state e che mai nessuno ne aveva raccontato i dolori, come se morire all’aria aperta accanto ai propri mariti valesse meno di morire schiacciate da macchinari difettosi…lì, al buio.

Così è nato Dal profondo. Dall’istinto, dalla curiosità, dalla potenza visiva dei luoghi, dalla volontà di raccontare, come nei miei lavori precedenti, un aspetto del mondo femminile.

Valentina Zucco Pedicini

Valentina Zucco Pedicini (1978, Brindisi), a 18 anni si trasferisce a Roma dove si dedica agli studi di Filologia e Linguistica italiana. In seguito si diploma alla Scuola Internazionale di Documentario Zelig. I suoi documentari sono selezionati in numerosi festival nazionali e internazionali. Dal Profondo, nominato ai David di Donatello, è stato selezionato per l’Idfa Accademy, il Berlinale Talent Campus ed ha vinto il Premio Solinas 2011.