“Cerchi lavoro? L’Alaska ti aspetta”.
Attorno a questo annuncio apparso a Torino in piena crisi economica, si incrociano i destini di cinque italiani, che condividono una stessa urgenza: partire il più lontano possibile. Persi a Yakutat, in una no man’s land dove il tempo sembra essersi fermato, il viaggio che queste persone intraprendono è un viaggio interiore.
Una avventura di amicizia e di solidarietà. “Ho lasciato l’Italia a 19 anni per la Francia. Non sapevo quali fossero i motivi reali della partenza. Quando si lascia un paese che non è in guerra, dove si mangia bene, dove le serate estive sono calde e profumate, è difficile capire perché si possa salire su un treno per andare a vivere 15 anni in “terra straniera” … da un momento all’altro, non sei più adatto al clima del luogo in cui sei cresciuto dentro. Tu sei diverso, una specie di uccello preistorico in via di estinzione; i tuoi alveoli respingono l’aria che gli altri respirano senza alcun danno apparente. Per molti espatriati, il bisogno di raccontare la storia della propria terra d’origine può diventare urgente.
Se è impossibile tornare, è il momento di parlare. Non è più possibile ignorarlo. Come si fa a farlo? Ci sono modi semplici, tra i quali semplicemente dire di chi è stato per venti anni il nostro Presidente, e così essere alla moda. Ma non lo farò. La mia patria non è lui. La mia patria non ha bisogno di scandali, di un’altra dichiarazione di guerra, di scoop illustrati con foto … La mia patria oggi, più che mai, ha bisogno di poesia” (Alessandra Celesia).
Alessandra Celesia (Aosta, 1970), vive a Parigi, dove ha frequentato le scuole di teatro di Philippe Gaulier e Jacques Lecoq. Ha fatto parte di numerose gruppi di prosa in Italia e in Francia. è stata direttore artistico della compagnia Sinequa-non e, ad Aosta, del Coldée de Théâtre. Nel 2012 ha diretto il suo primo documentario, Le Libraire de Belfast, con il quale ha vinto il Festival dei Popoli.
Il film in sintesi
Alessandra Celesia, Francia, 2012, 90’
Fotografia Laurent Fénart, montaggio Danielle Anezin, suono Damien Turpin, produzione Zeugma Films, distribuzione Zeugma Films
Alessandra Celesia
(Aosta, 1970), vive a Parigi, dove ha frequentato le scuole di teatro di Philippe Gaulier e Jacques Lecoq. Ha fatto parte di numerose gruppi di prosa in Italia e in Francia. è stata direttore artistico della compagnia Sinequa-non e, ad Aosta, del Coldée de Théâtre. Nel 2012 ha diretto il suo primo documentario, Le Libraire de Belfast, con il quale ha vinto il Festival dei Popoli.