Il nuovo premio, messo a disposizione dall’Ave dell’imprenditore (ma anche poeta) Alessandro Belli, si chiama Energia della Poesia – Poesia dell’energia. Il primo a esserne insignito è stato Marco Bellocchio. “Il regista de I pugni in tasca – ha sottolineato Giovanna Taviani – non poteva mancare a un festival che ha come tema centrale le resistenze nella società e nella cultura”.
“C’è una forte energia – ha continuato la direttrice del SDF – nei film che abbiamo presentato, un’energia nuova rispetto all’orizzonte esistente e che racconta come la selezione dei documentari di quest’anno sia stata nel segno della cultura dei diritti umani. Resistenti sono i documentari che parlano del destino del nostro paese e del Mediterraneo. il SalinaDocfest ha sempre cercato in questo il suo humus vitale per ripensare a modelli alternativi di esistenza, convivenza e accoglienza”
La premiazione è avvenuta poco dopo la fine dello spettacolo itinerante Refugees il respiro dei migranti. Bellocchio – dal palco di Santa Marina – l’ha definito un esempio di resistenza in un momento storico nel quale questa parola “ha senso come non mai”.
“Amo Salina – ha concluso Bellocchio – dove venni ospite dei Taviani molti anni fa e amo le Eolie perché uno dei miei film preferiti: L’avventura di Michelangelo Antonioni è girato a Panarea”.
Momenti di commozione, quando Ugo Bentivegna ha letto Urlo Africano, una poesia di Alessandro Belli ispirata a Urlo di Allen Ginsberg.