Dio delle zecche è un documentario che racconta la figura, la storia, le opere di Danilo Dolci attraverso il viaggio che il figlio più giovane En percorre dalla Svezia, paese in cui è cresciuto, fino a Trappeto in Sicilia.
Un viaggio per luoghi e persone, ma soprattutto un viaggio attraverso il tempo, alla ricerca della memoria perduta di un intero paese. Una memoria fatta di lotte, di scioperi alla rovescia, di marce per la pace. Una memoria non violenta. Danilo Dolci è uno dei personaggi più poliedrici della seconda metà del Novecento italiano. La sua storia è profondamente legata a quella della Sicilia del secolo scorso e alla nascita del movimento non violento in Italia.
In un’epoca di grandi trasformazioni sociali ed economiche, Dolci si è fatto promotore di un nuovo modo di pensare e agire, rivoluzionario per i suoi tempi.
In un piccolo borgo come Trappeto, dove il banditismo appariva come il rimedio naturale all’impossibilità di trovare delle vie legali ai problemi della popolazione, Dolci, dagli anni Cinquanta in poi, intraprende una serie di azioni volte a costruire tra gli individui il senso della comunità e della giustizia sociale.
Leandro Picarella e Giovanni Rosa
Leandro Picarella, (1984, Agrigento), dopo la maturità studia Musicologia presso l’Università di Palermo. Laureatosi nel 2006, si trasferisce a Firenze dove prosegue gli studi in produzione teatrale e in letteratura teatrale italiana. Parallelamente, frequenta la scuola di cinema “Immagina”, con la quale realizza il suo primo cortometraggio Cattedrale. Nel 2010 pubblica Mai Lontano dall’istante (LietoColle). Nel 2012 realizza Gyruss, a ciascuno il proprio Bach, e il musik-film Ritirata Notturna. Con il corto Scolpire il tempo (CSC) ha partecipato al 66° Festival di Locarno.
Giovanni Rosa, (1984, Potenza), dopo la laurea in Storia, nel 2009 segue uno stage presso l’Istituto Luce – Cinecittà. I suoi interessi spaziano dal cinema documentario al mondo dell’associazionismo dove si occupa di progettazione culturale e dell’organizzazione di manifestazioni artistiche. Nel 2014 ha realizzato il corto Ciuri ca’ curri.