Domenica 3 ottobre alla Casa del Cinema di Roma il SalinaDocFest porterà le testimonianze di donne in prima linea contro la guerra. Protagoniste e testimoni dell’incontro dal titolo: Dal genocidio del Rwanda all’Afghanistan. Le voci delle protagoniste, la scrittrice rwandese Yolande Mukagasana, autrice del libro, La morte non mi ha voluta (Marotta&Cafiero, 2019) e Zarifa Ghafari, giovane sindaca e attivista afghana.
All’incontro, previsto per le 12.00, che si svolgerà in parte in streaming, prenderà parte Françoise Kankindi, Presidente dell’Associazione Bene Rwanda. In presenza Rosario Esposito La Rossa, direttore della Casa Editrice di Scampia Marotta&Cafiero. A condurre l’incontro, Lidia Tilotta, co-direttrice per la sezione Letteratura del SalinaDocFest, fondato e diretto da Giovanna Taviani.
Due donne in prima linea contro la guerra che porteranno al festival le loro testimonianze di impegno e resistenza.
La ventinovenne Zarifa Ghafari, sindaca e attivista afghana della città di Maidan Shahr, a 50 chilometri a sud est di Kabul è diventata prima cittadina nel 2018, in una delle regioni più conservatrici dell’Afghanistan.
Da fine agosto è in esilio in Germania. All’estero è sempre stata uno dei volti della rinascita femminile dell’Afghanistan. Nel 2020 è stata premiata come Donna simbolo di coraggio negli Usa per il suo impegno a favore dell’istruzione e delle libertà femminili. Sostenitrice del dialogo, nel mirino dei fondamentalisti islamici per molto tempo.
La scrittrice Yolande Mukagasana è una sopravvissuta al genocidio in Rwanda contro i tutsi in cui perse i tre figli, il marito e il fratello. Il suo libro La morte non mi ha voluta è una testimonianza sul genocidio raccontato non solo nei numeri, ma attraverso le storie e la sua storia di moglie e madre e che da ventisette anni si batte per tenere viva la memoria di quei fatti. In soli cento giorni vennero massacrati oltre un milione di Tutsi. In una sola notte furono uccisi, a colpi di machete, ottomila persone, 333 l’ora, cinque al minuto. La morte non mi ha voluta mette a fuoco l’orrore di quello sterminio. Yolande Mukagasana è nata nel 1954 e dopo il genocidio dei Tutsi, si è rifugiata in Belgio, dove ha ottenuto la cittadinanza nel 1999 e dove ha iniziato il suo impegno per portare all’attenzione internazionale la tragedia che ha colpito il Rwanda.
La Marotta&Cafiero oggi, grazie all’impegno di Rosario Esposito La Rossa, è una casa editrice radicata a Scampia e ha fatto dello “spaccio di libri” una potente arma per l’affermazione della legalità e della sostenibilità anche ambientale. Non arrendendosi mai ma continuando a rilanciare con la pubblicazione di autori internazionali come Stephen King e Daniel Pennac.