Amico storico del SalinaDocFest e componente del Comitato scientifico, il regista Agostino Ferrente, già vincitore del Tasca d’Oro con Le cose belle, sarà al Festival di Berlino con la sua ultima opera, Selfie (Ho sognato che Davide era vivo), documentario coprodotto tra Italia e Francia che sarà distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
Ambientato a Napoli, Selfie ha come scenario il quartiere di Traiano, inizialmente destinato agli abitanti delle baraccopoli sul lungomare, rimasti senza una casa dal dopoguerra. Presto, però, il quartiere si è trasformato in una specie di ghetto dove i due adolescenti Alessandro e Pietro si filmano con un iPhone per raccontare la loro vita e l’amicizia che li lega. E raccontano anche la tragica storia di Davide, un amico di quindici anni ucciso da un carabiniere al termine di un inseguimento. È successo a Davide, ma potrebbe capitare a ognuno di loro. Agostino Ferrente ha dato ai ragazzi un cellulare, chiedendogli di filmarsi da soli.
Selfie è fatto interamente di sguardi, alla ricerca del linguaggio più adeguato e mimetico per raccontare una realtà che ormai si racconta da sé sui social, con i protagonisti che si “specchiano” nel display dello smartphone.Un film tutto girato in “video-selfie” che racconta un mondo in cui diventare camorrista non è una scelta, ma un destino che ti viene incontro non appena sei nato. Alessandro e Pietro fanno di tutto per opporsi a questo destino, difendendo il desiderio di una vita normale.