Ma vie en papier
di Vida Dena
Ma vie en papier di Vida Dena – Belgio, Francia, Iran, 2022, 80’
Fotografia Vida Dena
Montaggio Lenka Fillnerova, Frédéric Fichefet, Sophie Vercruysse
Musica Noma Omran
Produzione Hanne Phlypo (Clin d’oeil films), Eugénie Michel-Villette (Les Films du Bilboquet)
Coproduzione Wild Heart Productions, Atelier Graphoui, CBA – Centre de l’audiovisuel Bruxelles, Shelter Prod
Distribuzione CAT&Docs (cat@catndocs.com)
Un ritratto intimo di una famiglia siriana che vive in una casa a Bruxelles e che di rado esce dai confini delle sue quattro mura rosa. Ma vie en papier si concentra sulle due figlie maggiori, Hala e Rima, e sulla collezione di disegni della famiglia. Mentre i loro schizzi prendono vita, le giovani donne ricordano il loro viaggio, la loro casa, i progetti di studio e di matrimonio, le speranze e le possibilità che la vita gli può riservare.
Uso l’arte come un’arma per resistere, per parlare, per aggirare la censura, come strumento di rivolta. Una macchina fotografica è un’arma nelle mie mani. La uso per mostrare o suggerire ciò che deve essere visto, per parlare di ciò che esiste ma è invisibile. Quando ho incontrato questa famiglia, ho visto quanto siano invisibili le loro vite. In Belgio, i politici parlano spesso di piena integrazione come se questo dovesse essere la priorità per i migranti quando arrivano. Ma si tende a dimenticare i traumi che queste famiglie hanno subito e stanno ancora subendo [Vida Dena].
Vida Dena (1984, Teheran) è un’artista e regista indipendente iraniana. Attualmente vive a Bruxelles, in Belgio. Ha conseguito la laurea in Architettura presso l’Azad Art and Architecture University di Teheran. Nell’estate del 2009 è partita per la Svezia per continuare il suo Master in Belle Arti presso l’Accademia di Belle Arti di Umeå. Il suo film Ayan and the White Balloon (2015) è stato presentato al 58° Festival internazionale del documentario e del film d’animazione di Lipsia. Ma vie en papier è il suo primo lungometraggio documentario.