Dal 11 al 13 luglio Giovanna Taviani e Francesco Munzi presentano i loro documentari dedicati ai giovani italiani di ieri e di oggi.
Realizzato in partnership con La Maison de l’Italie e il Festival Dolce Vita sur Seine, un viaggio nel documentario italiano, dall’isola di Sicilia alle rive della Senna, passando per Roma, in attesa della diciottesima edizione del SalinaDocFest, dall’11 al 15 settembre 2024.
Si tiene a Parigi, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, l’11 e il 13 luglio 2024 l’anteprima della diciottesima edizione del SalinaDocFest.
Un viaggio nel documentario italiano, dall’isola di Sicilia alle rive della Senna, passando per Roma. Saranno scoperte con due documentari diretti da Giovanna Taviani, l’eredità dei grandi Maestri del cinema italiano con “I nostri 30 anni – Generazioni a confronto” e le storie dei “cuntisti” siciliani, con “Cuntami – Storie di canto magico” ma anche il disagio giovanile nelle comunità psichiatriche di Roma, con l’anteprima europea del doc “Kripton” di Francesco Munzi che riceverà il Premio Howden a Salina.
L’evento avrà una premessa, mercoledì 10 luglio presso l’Ambasciata di Italia a Parigi con la conferenza stampa del Festival Dolce Vita sur Seine alla presenza del Vicepresidente del SalinaDocFest, Gaetano Calà e della direttrice artistica e fondatrice, Giovanna Taviani.
Il programma della due giorni si apre invece giovedì 11 luglio alla Maison de l’Italie (7a bd Jourdan) alle ore 18:00 con il saluto della Direttrice de La Maison de l’Italie, Maria Chiara Prodi e di Gaetano Calà.
Alle ore 18:30 la proiezione, in anteprima parigina, del documentario “I nostri 30 anni – Generazioni a confronto”, diretto nel 2004 da Giovanna Taviani. Un viaggio personale della regista – allora trentenne – attraverso quattro generazioni di registi italiani, da Marco Risi e Mario Monicelli, a Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci e i fratelli Taviani, passando per Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì, Marco Tullio Giordana, fino alla generazione di Paolo Sorrentino, Daniele Vicari, Salvatore Mereu, Vincenzo Marra, Lucio Pellegrini, e Andrea Porporati, per capire cosa abbia significato in Italia avere trent’anni e una macchina da presa in mano per raccontare i trentenni del nostro tempo, nel loro tempo.
Alle ore 21:00 la proiezione di “Cuntami Storie di canto magico”, diretto da Giovanna Taviani nel 2021. Un viaggio in Sicilia su un furgone rosso carico di pupi siciliani in cerca dei nuovi narratori orali che fanno rivivere il mito di Ulisse Orlando Angelica Chisciotte nella modernità. Dall’ultimo oprante e cuntista vivente, Mimmo Cuticchio, a Vincenzo Pirrotta, Gaspare Balsamo, Mario Incudine, Yousif Iaralla, un viaggio dal fondo del mare siciliano fino alle pendici dell’Etna, passando per Palermo, Partinico, Custonaci, Trapani, Marsala e Paternò. Dopo la proiezione, l’incontro con l’autrice. II film, presentato in anteprima a Venezia alle Giornate degli Autori nel 2021, ha vinto numerosi premi internazionali, tra cui il Nastro d’Argento Premio Speciale al Documentario, il Premio della Giuria al Festival Sguardi Altrove e il Premio Miglior Montaggio al Zagora Film Festival.
Entrambe le proiezioni saranno seguite da un incontro con la regista moderato da Maria Chiara Prodi.
La giornata di sabato 13 luglio si apre alle ore 18:00 al Cinema Christine – Paris Cinema Club con un evento in collaborazione tra il SalinaDocFest e il Festival Dolce Vita sur Seine: la proiezione di “Kripton”, documentario di Francesco Munzi dello scorso anno, recente vincitore del Premio Migliore Documentario al Flaiano Film Festival. Realizzato con il montaggio di Cristiano Travaglioli e le musiche di Giuliano Taviani, il doc racconta la vita sospesa di sei ragazzi tra i venti e i trent’anni, affetti da malattie psichiche, volontariamente ricoverati in due comunità psichiatriche per il disagio mentale minorile della periferia di Roma.
A seguire, l’incontro con il regista Francesco Munzi.
“Il SalinaDocFest promuove il documentario d’autore all’estero – sottolinea la direzione del festival. Dopo 18 anni di battaglia per sdoganare il documentario narrativo come genere, dall’isola di Salina, oggi il SalinaDocFest prova a fare un passo in più: promuovere all’estero il documentario d’autore. Mai come in questo momento in auge in Italia, ma ancora condannato all’invisibilità nelle sale. Per questo abbiamo scelto ‘Kripton’ di Francesco Munzi come film del SalinaDocFest in anteprima europea a Parigi”.
“Per Howden – sottolinea Antonio Fiannacca, Branch Director di Howden Italia – la strategia di sostenibilità si concentra su tre pilastri: Cambiare la narrativa assicurativa, Essere un’impresa responsabile e, soprattutto, Restituire: Aiutare gli altri attraverso le nostre attività globali di volontariato e raccolta fondi, per sostenere e aumentare la consapevolezza sui problemi che il nostro pianeta e le nostre comunità si trovano ad affrontare, e sostenere i nostri dipendenti, enti di beneficenza e progetti dedicati ad aiutare tutti i bisognosi. Il tema affrontato nel lavoro di Francesco Munzi è forse sottovalutato, ma di grande attualità, e siamo dunque lieti di contribuire a renderlo visibile a quanti più possibile”.
Il Premio Howden, verrà consegnato a Salina durante la XVIII edizione del festival da Federico Casini, CEO di Howden, al regista Francesco Munzi, simbolizza la collaborazione con il SalinaDocFest e il sostegno a iniziative culturali che mirano a fare la differenza.