Nei primi anni Ottanta è in corso una vera e propria guerra tra i boss della mafia per il controllo del traffico della droga. Tommaso Buscetta, conosciuto come il “Boss dei due mondi”, fugge per nascondersi in Brasile e da lontano, assiste impotente all’uccisione di due suoi figli e del fratello a Palermo; lui potrebbe essere il prossimo. Arrestato ed estradato in Italia dalla polizia brasiliana, Buscetta prende una decisione che cambierà tutto per la mafia: decide di incontrare il giudice Giovanni Falcone e tradire l’eterno voto fatto a Cosa Nostra.
Marco Bellocchio. “È un film diverso dai miei precedenti, assomiglia un po’ a Buongiorno, notte perché i personaggi hanno i loro veri nomi, ma lo sguardo è più esposto, all’esterno, i protagonisti sono spesso in pubblico, per esempio nel gran teatro del Maxiprocesso di Palermo, pur essendo spesso ripresi a distanza ravvicinata, trascurando quei tempi psicologici, quelle nevrosi e psicosi “borghesi” che sono state spesso la materia prima di molti film che ho fatto in passato. Il Traditore è anche un film civile (o di denuncia sociale) che evita retorica e ideologia. Ho scoperto infine in questo film, sempre da dilettante, il siciliano, lingua meravigliosa spesso storpiata, ridicolizzata, caricaturizzata anche dal nostro cinema”,
IL TRADITORE. (Italia, Francia, Germania, Brasile, 2019, 148′). Regia, Marco Bellocchio;
con Pier Francesco Favino, Maria Fernanda Candino, Fabrizio Ferracane, Luigi Lo Cascio, Giovanni Calcagno, Vincenzo Pirrotta; sceneggiatura, Marco Bellocchio, Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco Piccolo. In collaborazione con Francesco La Licata. Fotografia, Vladan Radovic; montaggio, Francesca Calvelli; suono, Gaetano Carito e Adriano Di Lorenzo; musica, Nicola Piovani; produttore, Beppe Caschetto; produzione. IBC movie, KavacFilm con Rai Cinema; coproduzione, Ad Vitam Production, Match Factory Productions, Gullane; distribuzione, O1 Distribution.