Per festeggiare i suoi primi 10 anni, il SalinaDocFest rinnova il suo rapporto con l’isola e si trasforma in una festa di prima estate. La 10a edizione si terrà dal 7 al 12 giugno 2016. Un nuovo contributo alla vitalità del territorio, pensato per anticipare i grandi flussi dell’alta stagione.
Da martedì 7 a domenica 12 giugno il SalinaDocFest celebra i suoi primi dieci anni e diventa una festa di prima estate. In occasione del decennale, la direttrice Giovanna Taviani, che quest’anno si avvale anche della consulenza di Emiliano Morreale e Agostino Ferrente, ha deciso di offrire al pubblico un’intera settimana dedicata al documentario narrativo. MADRE MEDITERRANEO è il titolo scelto per il Concorso Internazionale SDF 2016. I sei film che parteciperanno sono selezionati dalla direzione, con la consulenza di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (rappresentante italiana di EWA-European Women’s Audiovisual Network), e con la collaborazione di Sandro Nardi. Il concorso si chiuderà con l’assegnazione finale del Premio Tasca d’Almerita, scelto dalla giuria composta dal regista Leonardo Di Costanzo, dal critico cinematografico britannico Lee Marshall e da Andrea Purgatori, sceneggiatore e giornalista. Al film più votato dal pubblico andrà il Premio Signum. Una grande novità è il nuovo Concorso Nazionale, Sicilia.Doc, una selezione dei migliori documentari dedicati alla Sicilia o firmati da autori siciliani, in giuria Maria Cuffaro (Rai TG3 Rai) e Salvatore Cusimano (Rai Sicilia). Al vincitore, sarà consegnato il Premio Irritec SDF 2016. Una sezione del festival sarà dedicata anche ai docu-corti, con la terza edizione del Video Contest SDF – Isole di Utopia.
“La Mer (mare) e La Mère (madre) si fondono in un gioco di assonanze che rimanda al Mediterraneo come culla di civiltà” ricorda Giovanna Taviani “Dal tempo dei popoli del mare il Mediterraneo è una Culla comune che, al di là delle frontiere e delle differenti religioni, unisce le riviere di Africa, Asia e Europa, Oriente e Occidente, con immagini, sapori, culture e tradizioni comuni. Ricominciare dal Sud per anteporre al fallimento dell’Europa unita la civiltà unita del Mediterraneo, come spazio dinamico e aperto, che va al di là dei propri confini geografici. Questo il nostro slogan, per un Sud del mondo troppo a lungo martoriato dai conflitti e dalle guerre e al tempo stesso depositario di antiche tradizioni e valori insopprimibili. Isole d’Utopia e Comunità di resistenza, per tornare a sognare un altro Mediterraneo e immaginare un nuovo umanesimo, fatto di solidarietà, integrazione e rispetto per l’altro, dove l’erranza ceda finalmente il passo all’appartenenza. “Dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto umano inalienabile”, è il sottotitolo di quel documento essenziale per la Mobilità Umana Internazionale che è la Carta di Palermo del Sindaco Leoluca Orlando. E’ questa la nostra sfida e la nostra u-topia, a SalinaDocFest, l’isola che (ancora) non esiste, ma che deve essere presupposta, con la forza della memoria, dell’arte e della cultura”.