Un eccellente terzetto di personaggi e di punti di vista decreterà il miglior documentario a cui andrà il Premio Tasca d’Almerita 2016.
Il SalinaDocFest si prepara a celebrare i suoi primi dieci anni diventando una festa di prima estate. L’edizione 2016 del festival del documentario narrativo fondato da Giovanna Taviani nel 2007 si terrà a Salina (Eolie – ME) dal 7 al al 12 giugno. MADRE MEDITERRANEO /L’Altro Mediterraneo è il titolo scelto per il Concorso Internazionale. La Giuria che consegnerà il Premio Tasca d’Almerita al miglior documentario – fra i sei selezionati dalla direzione, con la consulenza di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (rappresentante italiana di EWA-European Women’s Audiovisual Network) – sarà composta dal regista Leonardo Di Costanzo, dal critico cinematografico britannico Lee Marshall e da Andrea Purgatori, giornalista, scrittore e sceneggiatore.
“È una scelta” – dichiara Giovanna Taviani – “nata dall’esigenza di avere una giuria particolarmente preparata sui temi internazionali e sociali che attraversano il festival. E li affronteranno da tre angolazioni diverse: il critico, lo sceneggiatore e il documentarista. Perché Madre Mediterraneo? La Mer (mare) e La Mère (madre) si fondono in un gioco di assonanze che rimanda al Mediterraneo come culla di civiltà. Una culla che, al di là delle frontiere e delle differenti religioni, unisce le riviere di Africa, Asia e Europa, Oriente e Occidente, con immagini, sapori, culture e tradizioni comuni. Ricominciare dal Sud per anteporre al fallimento dell’Europa unita la civiltà unita del Mediterraneo, come spazio dinamico e aperto: sarà questo lo slogan del nostro decennale.”
Andrea Purgatori è stato inviato del Corriere della Sera, occupandosi di guerre, terrorismo internazionale e criminalità organizzata. Premio Crocodile – Altiero Spinelli per il giornalismo nel 1992 e Premio Hemingway di giornalismo nel 1993, ha scritto il film Il muro di gomma, diretto da Marco Risi (Nastro d’Argento 1992 per il miglior soggetto) basandosi proprio sulla sua esperienza nel giornalismo d’inchiesta. Fra le sue sceneggiature per il cinema ricordiamo anche Nel continente nero, Il giudice ragazzino (Globo d’oro 1994), Fortapàsc (Premio Internazionale Sergio Amidei 2009 per la migliore sceneggiatura), L’industriale. È membro dell’Accademia del cinema italiano e dell’Accademia del cinema europeo. È nel direttivo delle Giornate degli Autori, coordinatore dei Centoautori e Consigliere di gestione SIAE in rappresentanza degli autori dell’audiovisivo italiani. Da due anni è presidente di Greenpeace Italia. Autore e conduttore di programmi TV, ha realizzato documentari e servizi per Spazio Sette, Dossier, Focus. Per la televisione ha scritto, fra l’altro, Vite blindate, Iqbal, L’attentatuni, Un caso di coscienza, Petrosino, Caravaggio, L’amore proibito, Lo scandalo della Banca romana. È coautore con Corrado Guzzanti de Il caso Scafroglia e Aniene 1 e 2. Nel 2006 ha scritto con Francesco Nicolini i sei monologhi di Marco Paolini per Teatro Civico. È coautore dei saggi A un passo dalla guerra (1995) e Il bello della rabbia (1998), e autore di I segreti di Abu Omar (2008).
Critico cinematografico, commentatore culturale e travel writer, Lee Marshall vive in Italia dal 1984. Le sue recensioni di film appaiono sulla testata inglese Screen International. Fra le sue altre collaborazioni regolari figurano Condé Nast, Traveller UK, Departures US e il bimensile di arte Christie’s Magazine. Tiene anche una rubrica sul sito del settimanale Internazionale.
Leonardo Di Costanzo ha vinto nel 2013 il premio David di Donatello come miglior regista esordiente per L’intervallo, il suo primo film di finzione, presentato nel 2012 nella sezione Orizzonti alla 69° Mostra del Cinema di Venezia, dove ottiene il Premio Fipresci e il Premio Pasinetti. Alle sue spalle c’è una lunga attività di documentarista in Italia e in Francia. I suoi film Prove di Stato (1999), A Scuola (2003), presentato alla 60 Mostra del Cinema di Venezia (sezione Territori), e Cadenza D’inganno (2011) hanno ricevuto premi e riconoscimenti in numerosi festival internazionali. Con il cortometraggio L’avamposto ha partecipato al film collettivo Les ponts de Sarajevo con altri 13 registi europei (tra cui Godard, Sergei Loznitsa, Ursula Meier e kamen Kalev), presentato in Specials Screening al 69° Festival di Cannes.