Le prime protagoniste della XVII edizione del SalinaDocFest sono Valeria Golino che riceverà il Premio SIAE Sguardi di Cinema e la sceneggiatrice Francesca Marciano con il Premio Ravesi. Dal testo allo schermo: due ‘Donne Oltre Confini’ per ricordare, in vista del centenario dalla nascita, la grande artista siciliana Goliarda Sapienza.
Il Festival Internazionale del Documentario Narrativo ideato e diretto da Giovanna Taviani annuncia le prime anticipazioni sul programma della XVII edizione (13/17 settembre), intitolata Donna Oltre Confini. Una scelta nata dal desiderio di raccontare il ruolo di avanguardia sociale e culturale che hanno oggi le donne in Europa e nel mondo, alla ricerca di nuovi orizzonti di libertà, oltre il genere e i confini. Online sul sito www.salinadocfest.it il bando del Concorso Nazionale Documentari SDF 2023, dedicato al tema. Nella giuria, presieduta da Francesca Marciano, Anastasia Plazzotta (distributrice) e John Vignola (giornalista).
L’attrice e regista Valeria Golino e la sceneggiatrice Francesca Marciano – reduce dal successo de Il sol dell’Avvenire – saranno ospiti del SalinaDocFest il 15 settembre. Insieme parleranno della nuova serie tv ispirata al romanzo postumo di un’altra grande donna oltre confini del nostro Novecento, Goliarda Sapienza (1924 – 1996), L’arte della gioia. È il debutto assoluto come regista televisiva di Valeria Golino, e andrà in onda dopo l’estate in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW in tutti i Paesi in cui Sky opera in Europa. Nel cast della serie, prodotta da Sky e da Viola Prestieri per HT Film, Jasmine Trinca, Tecla Insolia, Valeria Bruni Tedeschi, Guido Caprino, Alma Noce, Giovanni Bagnasco, Giuseppe Spata, Eleonora De Luca e Giovanno Calcagno. Si tratta di un’autobiografia immaginaria e un romanzo di formazione, dalla scrittura libera e disinibita, che segue come in un flusso ininterrotto di coscienza le vicende di Modesta e il suo percorso di liberazione dalle violenze del passato attraverso l’arte della gioia.
«Goliarda Sapienza era una scrittrice socialista rivoluzionaria che ha attraversato il Novecento italiano superando ogni barriera, linguistica, morale e di genere. Ha lavorato come attrice con Luchino Visconti ed è stata a lungo la compagna di Citto Maselli. Conoscevi Goliarda e il suo romanzo l’Arte della Gioia?» – chiede Giovanna Taviani a Francesca Mariano, in una intervista esclusiva sulla nuova serie TV che verrà pubblicata interamente nel catalogo del Festival. – «La conoscevo perché era una delle più grandi amiche di mio zio, Gigi Vanzi, che aveva lavorato con Citto Maselli e con Antonioni, e di cui Goliarda parla nel suo libro di taccuini La mia parte di gioia: Taccuini 1989-1992 (Supercoralli). Ma è stata Valeria ad insistere, erano anni che mi parlava di questo libro e abbiamo cominciato a lavorarci nel 2018. All’inizio volevamo farci un film e avevamo già selezionato la prima parte del romanzo, quella che arriva fino ai 20 anni di Modesta, la parte più criminale, più interessante. Volevamo mettere a fuoco questo nuovo personaggio femminile della letteratura novecentesca: sfrontata, selvatica animalesca, che ama gli uomini e le donne, che non si giudica, che è assassina ma anche eroina, una donna al di là dei confini, appunto. Ma a metà strada ci siamo rese conto che non ci stava tutto e alla fine abbiamo scommesso su una serie, una serie-romanzo, una serie d’autore».
A Francesca Marciano – che insieme a Valeria Golino, Luca Infascelli, Valia Santella e Stefano Sardo ha scritto la sceneggiatura della serie – sarà consegnato il Premio Ravesi. Dal testo allo schermo, riconoscimento del SalinaDocFest dedicato al mondo della Letteratura e deciso dal Comitato d’onore (Cristina Comencini, Romano Luperini, Giorgio Palumbo, Mario Palumbo, Paolo Taviani, Bruno Torri). Tra i premiati precedenti ricordiamo Roberto Saviano, Vincenzo Consolo, Tahar Ben Jelloun, Emma Dante, Ascanio Celestini, Pippo Del Bono, Abraham B. Yehoshua, Daniele Vicari e Nadia Terranova.
A Valeria Golino andrà il Premio SIAE Sguardi di Cinema, un riconoscimento all’impegno e al successo del suo lavoro come regista. Il Premio SIAE è nato nel 2017 per dare un valore istituzionale all’attenzione che il festival del documentario riserva ogni anno al cinema di finzione più vicino alle sue tematiche. Danilo Monte e Laura D’Amore, Alice Rohrwacher, Claudio Giovannesi, Ficarra e Picone, Francesco Bruni, Leonardo Di Costanzo e Valia Santella, i premiati degli anni passati.