Un paese di resistenza

(Belgio, Francia, Italia, 2024, 98’)
di Shu Aiello e Cattherine Catella

Sceneggiatura Shu Aiello, Catherine Catella
Fotografia Emiliano Barbucci
Montaggio Luc Plantier, Philippe Boucq, Catherine Catella
Suono di presa diretta Simone Casile
Musica Roland Catella
Produttore Serena Gramizzi, Muriel Sorbo, Quentin Noirfalisse
Produzione Bo Film, Les Films du Tambour de Sole, Dancing Dog Productions
Con il sostegno di Direzione Generale Cinema e Audiovisivo,Mic e Centre national du cinéma et de l’image animée, CNC, Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Casa Kafka Pictures, Belfius, Isabelle Molhant, Tax Credit Belgio, Cinéfeel Dotation,
PROCIREP, Société des ProducteurS, ANGOA de la Région Provence-Alpes-Côte d’Azur, Scam “Brouillon d’un rêve”

La cittadina calabrese di Riace, grazie al lavoro del sindaco Domenico “Mimmo” Lucano, è stata per vent’anni un simbolo di accoglienza e di speranza per centinaia di donne e uomini in fuga dalle guerre e dalla miseria. Poi, d’un tratto, il “modello Riace” si è scontrato con l’ondata populista che ha attraversato l’Italia, e il paese è stato il centro di una battaglia politica e culturale.

Io credo che l’andare e il venire, che sia per ragioni economiche, sociali o per la paura delle guerre, faccia parte dell’indole umana, in particolare della nostra di italiani. Io sono nata a Marsiglia, dove vivo, ma sono di origine italiana. I miei nonni, emigrati dalla Calabria negli anni Trenta, erano migranti economici, ma non credo che esistano differenze in questo senso: rifugiati e migranti economici devono essere trattati nella stessa maniera. Quando sono arrivati in Francia non potevano nemmeno parlare del vecchio paese, gli era proibito. Credo che impedire alle persone di spostarsi e di cercare condizioni migliori sia negare un diritto fondamentale, limitare un istinto naturale, una parte integrante dell’indole umana. [Shu Aiello]

Shu Aiello e Catherine Catella hanno affrontato il tema dell’esilio declinandolo in varie espressioni artistiche. Hanno diretto Un paese di Calabria (2016), già dedicato all’esperienza di Mimmo Lucano a Riace, e Leoforìo (2020).