Seconda giornata del SDF con due opere resistenti distanti tra loro nel tempo e ambientate in luoghi distanti. Più ancora socialmente che fisicamente.
Être et Avoir di Nicolas Philibert è un documentario del 2002 realizzato a Puy de Dôme, un paesino francese di poche centinaia di abitanti dove un maestro vicino alla pensione è alle prese con i suoi tredici alunni di una “classe unica”, formata cioè da scolari di età differenti.
La Paranza dei bambini di Claudio Giovannesi, tratto dal libro di Roberto Saviano, premiato per la miglior sceneggiatura all’ultimo Festival di Berlino, è la storia della scuola che non c’è, non c’è mai stata, nella vita di un gruppo di adolescenti criminali.
Il primo è un documentario che può sembrare una fiction, tanto Philibert è stato capace di “mimetizzare”’ la telecamera, il secondo è una fiction interpretata da personaggi reali: “Un primo punto di approdo del mio cinema – come ha spiegato Giovannesi in un’intervista con Giovanna Taviani per questo sito – al confine tra finzione e documentario”.
Vedere le due opere lo stesso giorno (Être et Avoir alle 17 alla sala dei congressi di Malfa, La paranza dei bambini alle 21,30 a Santa Marina di Salina), sarà l’occasione per compiere un’esperienza unica nella zona di confine tra realtà e finzione, cioè andare al cuore delle ragioni del SDF e dell’aver voluto affermare, tredici anni fa, il documentario narrativo come genere meritevole di ben maggiori attenzioni di quelle che gli erano state riservate. Una scommessa che – come martedì sera hanno potuto constatare quanti hanno visto Selfie di Agostino Ferrente – pare per molti aspetti vinta.
“Siamo partiti – si legge nel catalogo di questa edizione – da film che erano testimonianze di avvenimenti o di persone, un cinema che cercava di adeguarsi alle esigenze di una sorta di “neo verismo” ossia della convinzione che vi potesse essere adesione completa tra la realtà e la sua rappresentazione. Ci troviamo oggi di fronte ad una realtà che è diventata via via più consapevole della propria forza e del proprio valore culturale e politico”.
A entrambe le proiezioni saranno presenti i registi. Philibert parlerà del suo lavoro con Fabio Ferzetti. Giovannesi con Enrico Magrelli. Nella stessa occasione riceverà il premio SIAE. Con questa motivazione: “Una pellicola che racconta con maestria cinematografica la nuda esistenza dell’uomo, le recondite aspirazioni e l’intensità dei sentimenti. L’opera di Giovannesi ci ha dato gli occhi per guardare verso un inedito punto di vista: quello del coraggio delle scelte. Nel costante conflitto tra il bene e il male, La paranza dei bambini afferma la sua forza con l’incoscienza di una banda di sognatori, trasportandoci così, potentemente, dentro vicende di umane passioni, ossessioni e inquietudini”.
Si conclude oggi, con la proiezione degli ultimi tre dei sette documentari (The lone girl di Marco Amenta, Il varco di Federico Ferrone e Michele Manzolini e Le Pays di Lucien Monot: per gli orari vedi la sezione nella homepage), il concorso internazionale per l’assegnazione del Tasca d’oro, il premio al miglior documentario. La giuria è composta da Claudio Giovannesi, Nicolas Philibert e Francesco Zizola.