I primi film premiati, grandi ospiti e sempre tanta musica negli ultimi due intensi giorni di questa decima edizione del Salina Doc Fest.

 

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A Magic Island di Marco Amenta il Premio Irritec Sicilia.Doc. Menzione speciale a Sicily Jass di Michele Cinque. Così ha deciso la giuria del nuovo Concorso nazionale Sicilia.Doc, composta da Maria Cuffaro (TG3), Salvatore Cusimano (Direttore Rai Sicilia) e Mario Di Caro (La Repubblica). Ai premiati, una preziosa opera dell’artista Loredana Salzano, ispirata al mito delle “rupi erranti”, sette isole brade idealmente sospese tra mare terra e cielo.

Così le motivazioni: “Amenta ha seguito per tre settimane Andrew, figlio del famoso caratterista americano Vincent Schiavelli, che decide di tornare nel paese d origine di suo padre, Polizzi. Vincent muore nel 2005 e Andrew non va al funerale. Il regista accompagna Andrew a trovare la tomba del padre e a incontrare gli amici siciliani degli ultimi anni. Un viaggio catartico e sofferto. Andrew si racconta con straordinaria sincerità, non nasconde le sue paure, le sue ansie, nell’affrontare il fantasma del padre. Per dieci anni ha vissuto con il senso di colpa per non aver avuto la forza di dare l’ultimo saluto al padre. Nel viaggio avviene la salvifica catarsi, che il documentario racconta con straordinaria chiarezza. Magic Island è un film emozionate, che inaugura una nuova rassegna dei documentari nel SalinaDocFest, la sezione dedicata ai documentari prodotti dalla Sicilia e sulla Sicilia. Una menzione speciale è stata data a Sicilia Jass, un film rigoroso fondato su una ricerca di straordinarie fonti per ricostruire la vita, le opere, il successo e il declino del trombettista Nick La Rocca, il fondatore della Original Dixieland Jazz Orchestra, che ha inciso il primo disco della storia del jazz nel 1917. Un viaggio in due continenti ma con lo sguardo rivolto anche alla terra d’origine, dove l’ispirazione della musica di New Orleans ha trovato la sua anima.”

Sabato 11 giugno, al Centro Congressi di Malfa (h 15.30) continuano le proiezioni del Concorso Internazionale Ma(d)re Mediterraneo, con Dans ma Tête un Rond-Point (Francia, Algeria, Qatar, Libano, Olanda, 2015, 100’) di Hassen Ferhani. Al centro della storia, il più grande mattatoio di Algeri, dove non c’è solo il sangue degli animali, ma ci sono soprattutto uomini, che lavorano e sognano. Un mondo dove si succedono speranze, amarezze, amori che disegnano un mondo che prende forma sotto i nostri occhi. They Will Have To Kill Us First (Gran Bretagna, 2015, 105’) di Johanna Schwartz è dedicato ai musicisti del Mali. La musica è il cuore pulsante del paese. Ma quando gli estremisti islamici hanno preso il controllo del Nord hanno vietato ogni forma di musica basandosi su una interpretazione radicale della legge della sharia. Le stazioni radio sono state distrutte, gli strumenti bruciati, i musicisti torturati e uccisi. Il film racconta le loro storie.

In serata, a Santa Marina Salina (h 21.30), Kasia Smutniak e Domenico Procacci saranno gli ospiti d’onore della finestra dedicata al film di finzione, Sguardi di Cinema Italiano, con la proiezione di Perfetti Sconosciuti (Italia, 2016, 97’) di Paolo Genovese.

Si chiude in musica con la Piccola Orchestra delle Cose Belle, la band ideata da Agostino Ferrente sull’onda dell’omonimo film da lui diretto con Giovanni Piperno, che presenta in anteprima assoluta il suo primo CD Guaglione con Enzo Della Volpe. Dirige il quintetto Valerio Vigliar. After show party al Portobello Lounge.

Domenica 12 giugno (h 10.00) si chiude il Concorso Internazionale con Shashamane (Italia, 2016, 80’) di Giulia Amati e Les Sauteurs (Danimarca, 2016, 80’) di Estephan Wagner, Moritz Siebert, Abou Bakar Sidibè. Il primo è un viaggio verso Shashamane in Etiopia, dove una comunità di afro-americani è tornata a vivere nella terra dei padri cantata da Bob Marley: un esodo di ritorno che per alcuni rappresenta un approdo, per altri una gabbia dalla quale non poter più uscire. Il secondo ci porta nell’enclave spagnola di Melilla, dove, sulla costa mediterranea settentrionale dell’Africa, si affaccia il Monte Gurugu. Qua la frontiera tra Europa e Africa sono tre recinzioni, non il mare. I rifugiati vivono ai piedi del monte. Uno di loro è Abou Bakar Sidibé, protagonista e regista del film. Dopo più di un anno e moltissimi tentativi falliti di battere il sistema di recinzione, Abou inizia le riprese di un documentario, concentrandosi sulla sua routine quotidiana, le perlustrazioni della zona e le attese che si interpongono tra i tentativi di scavalcare il confine.

Nel pomeriggio (h 17.00) Omaggio a Ettore Scola con la proiezine di Ridendo e scherzando (Italia, 2015, 81’) di Paola e Silvia Scola. Alla presenza della regista Silvia Scola.

Dopo la premiazione (h 19.00), con l’assegnazione del Premio Tasca D’Almerita al Miglior Documentario, Premio Signum al documentario più votato dal pubblico, Premio Amc al Miglior Montaggio. Alla presenza della giuria composta da Leonardo Di Costanzo, Andrea Purgatori, Lee Marshall. Seguono la Proiezione del film vincitore, e la festa di chiusura in piazza con la presentazione del corto vincitore del video contest Isole di Utopia, alla presenza della giuria composta da Ivo Basile, Luca Rosini, Linda Sidoti. A seguire Il cinegiornale di Salina (Italia, 2004, 12’) di Luca Rosini, protagonisti gli abitanti dell’isola. Si continua con GAZEBO@SDF: Diego Bianchi in arte “Zoro” presenta alla piazza i suoi reportage realizzati a Lampedusa.

Chiusura in musica con il folk rock trascinante dei Tamuna.

 

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