Il festival del documentario premia memoria, intimità e emozione
La VII edizione del SalinaDocFest, dedicata al Bene Comune, si chiude con l’assegnazione del Premio Tasca d’Almeritaper il miglior documentario in concorso al film Il Muro e la bambina di Silvia Staderoli, “per aver saputo vivisezionare la propria vita personale senza essere autoreferenziale, con onestà e rigore.
Attraverso l’esperienza di questo film, Silvia Staderoli è riuscita ad affrontare la demolizione del muro doloroso che la divideva dalla sua famiglia, disarmando la città guerriera della sua infanzia: La Spezia. E’ straordinario il finale in cui i genitori si ricongiungono, attraverso il montaggio di due immagini reali in tempi diversi, dove il bene comune è Lei.”
Due le menzioni speciali: Summer 82 – When Zappa came to Sicily di Salvo Cuccia “per la capacità di fondere immagini di repertorio con immagini di vita quotidiana e per aver creato una connessione tra la vita di un mito e la sua origine periferica, suscitando forti emozioni nel viaggio dagli Stati Uniti alla provincia siciliana dove la famiglia di Zappa ritrova le proprie radici.”
E Mirage a l’italienne di Alessandra Celesia, “per aver descritto, con grande originalità, una contemporaneità precaria che ci riguarda da vicino. In questo viaggio dall’Italia all’Alaska, mentre i ghiacciai si sciolgono, i protagonisti della storia trovano la forza di affrontare le loro fragilità e di immaginare un Futuro.”
Così si è espressa, dopo una lunga e articolata discussione, la giuria popolare presieduta da Emma Dante e composta da un gruppo di appassionati selezionati fra i tanti eoliani che in questi sette anni hanno seguito e sostenuto il festival: Emanuele Bottari (autore teatrale e escursionista), Luca Del Molin (designer), Riccardo Fiore (pittore e scultore), Francesco D’Ambra detto “Figliodoro” (pescatore e ‘ricercatore di se stesso’), Marco Lodolina (concierge informatico), Susan Lord (biologa foodie).
Il Premio Signum, destinato al film più votato dal pubblico in sala, va al film Apolitics Now! di Giuseppe Schillaci.